Costi iniziali per l’apertura di una ditta di autotrasporti

I costi iniziali sono quelli obbligatori e necessari per l’apertura dell’azienda partendo da zero. Ecco i principali di seguito:

• Iscrizione alla Camera di Commercio: il costo varia a seconda della provincia, ma si aggira intorno ai 200€.
• Apertura partita IVA: la pratica di apertura ha un costo di circa 50€.
• Attestazione di capacità finanziaria: il costo varia a seconda del metodo utilizzato (fideiussione o revisore contabile) e della compagnia scelta. In media, si può prevedere una spesa di 500€ – 1.000€.
• Acquisto o noleggio del mezzo di trasporto: il costo varia a seconda del tipo di veicolo, della marca e del modello. Qui le cifre sono estremamente variabili, i camion infatti hanno caratteristiche e prezzi differenti a seconda della loro tipologia: furgoni, cassonati, centinati, ribaltabili, ecc. Un singolo camion può arrivare a costare anche 200mila euro.
• Autorizzazione all’esercizio del trasporto conto terzi: il costo varia a seconda della regione e del tipo di autorizzazione richiesta. In media, si può prevedere una spesa di 500€ – 1.000€.
• Attrezzature e accessori: sono necessari per la sicurezza e l’efficienza del lavoro, come ad esempio carrelli elevatori, transpallet, cinghie di sicurezza per il carico, ecc. Il costo varia a seconda delle esigenze specifiche dell’impresa.

Costi periodici per l’apertura di una ditta di autotrasporti:

Oltre ai costi iniziali citati sopra, necessari per l’avviamento, ci sono poi costi periodici che devono essere valutati attentamente se si ha intenzione di aprire una ditta di autotrasporti. Eccoli di seguito:

• Affitto del garage o deposito: il costo varia a seconda della posizione e delle dimensioni del garage. In media, si può prevedere una spesa di 1.000€ – 2.000€ mensili.
• Manutenzione del mezzo di trasporto: include i costi per tagliandi, riparazioni, carburante, pedaggi, ecc. Il costo varia a seconda del tipo di veicolo e del chilometraggio percorso.
• Assicurazione RC auto: è obbligatoria per tutti i veicoli a motore. Il costo varia a seconda del tipo di veicolo, del conducente e della copertura scelta. In media, si può prevedere una spesa di 500€ – 1.000€ annui.
• Stipendi dei dipendenti, contributi previdenziali e assistenziali: i costi variano a seconda del regime fiscale e previdenziale scelto oltre che del numero dei dipendenti.

Altri costi variabili:

In aggiunta ai costi visti fino a questo momento sono da considerare anche altre cifre, variabili a seconda delle tratte scelte. Eccoli elencati:

• Pedaggi autostradali e carburante: il costo varia a seconda del percorso e del tipo di veicolo.
• Spese di carico e scarico merci: il costo varia a seconda del tipo di merce e della distanza percorsa.
• Spese di marketing e promozione: sono necessarie per far conoscere l’impresa e acquisire nuovi clienti.

L’attestazione di capacità finanziaria per autotrasportatori:

Come accennato in precedenza, l’attestazione di capacità finanziaria è un documento obbligatorio per le imprese di autotrasporto. Essa serve a dimostrare la capacità dell’impresa di rispettare, in qualsiasi momento, gli obblighi finanziari assunti nei confronti dei clienti nel corso della sua attività. Ha una durata annuale, alla scadenza della quale deve essere rinnovata.

L’attestazione può essere rilasciata da:

• Banca o assicurazione: Le compagnie offrono fideiussioni a garanzia degli obblighi finanziari dell’impresa. Il costo varia a seconda del tipo di fideiussione e della compagnia scelta.
• Revisore contabile: Il revisore verifica la situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa e rilascia un’attestazione che conferma la sua capacità finanziaria. Il costo varia a seconda del professionista scelto e della complessità dell’incarico.

In sintesi, i costi da sostenere per l’apertura di una ditta di autotrasporto sono variabili e dipendono da diversi fattori, come il tipo di attività svolta, il mezzo di trasporto utilizzato e la regione di riferimento. Tuttavia, è possibile stimare una spesa iniziale di circa 50.000€ – 80.000€, a cui si aggiungono i costi fissi e variabili.